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Facebook at Work: dovrebbe il social network arrendersi finché può permetterselo?

Facebook at Work: dovrebbe il social network arrendersi finché può permetterselo?
Zuzanna Blaszkiewicz

Zuzanna Blaszkiewicz

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Ogni volta che Facebook lancia una nuova applicazione, un prodotto o un servizio, io sospiro. Da quando il suo fondatore si è laureato, Facebook ne ha fatta di strada, ma Zuckerberg non ha mai rinunciato alla speranza che Facebook diventasse onnipresente nel campo della comunicazione. Per avere il controllo del mercato, la società è anche ricorsa all’acquisto di alcuni dei più grandi nomi della comunicazione (WhatsAppInstagram). Ma da un progetto all’altro, Facebook continua a deludere, soprattutto quando si tratta di aggiungere nuovi prodotti o servizi. Quando smetterà? Non sembra che sarà a breve.

La sua prossima impresa è Facebook at Work, una soluzione all-in-one per il problema della produttività sul posto di lavoro. Ci riuscirà? Dati i maldestri tentativi di Facebook di ricreare delle applicazioni già popolari, io non sono molto fiduciosa. Guarda tu stesso.

Facebook Deals (aprile 2011 – agosto 2012)

Il poco conosciuto Facebook Deals è apparso in sole 5 città degli Stati Uniti come un tentativo di competere contro Groupon e Living Social, fornendo buoni e offerte per le imprese locali. Se ti stai chiedendo perché non è mai arrivato nella tua città, è perché il progetto è stato chiuso appena 4 mesi dopo il suo lancio.

Livello di successo: FIASCO

Messenger (agosto 2011-oggi)

Messenger è stata la prima app della serie, comparsa nell’agosto del 2011. Si presentava come un’applicazione a sé stante volta a ottimizzare l’esperienza di messaggistica di Facebook. Nel luglio del 2014, Facebook ha rimosso completamente Messenger dalla sua applicazione per cellulare, costringendo gli utenti a scaricarlo separatamente (e facendone arrabbiare molti). Dal mese di novembre, Facebook ha fatto una piccola marcia indietro consentendo, ancora una volta, l’accesso a Messenger dall’app Android di Facebook. Nel corso degli anni, Messenger ha guadagnato abbastanza funzionalità per essere considerata un’app di messaggistica, con la possibilità di effettuare chiamate vocali, video chat e condividere foto e video.

Classifica in Google Play: #1 nella categoria Communication, #2 complessivo negli Stati Uniti.

Classifica nell’App Store: #1 nella categoria US Social Networking, #4 complessivo negli Stati Uniti.

Livello di successo: ALTO

Camera (maggio 2012- maggio 2014)

Se non hai mai sentito parlare di Facebook Camera, non sei l’unico. L’applicazione è stata lanciata per iPhone nel maggio del 2012 come un concorrente di Instagram (che, curiosamente, Facebook aveva appena acquistato). Faceva, fondamentalmente, la stessa cosa di Instagram: photo feed con la possibilità di mettere Mi piace e commentare, taggare una persona, aggiungere una posizione o dei filtri. La grande pecca è che non prevedeva alcuna funzione di scoperta, consentendoti di visualizzare solo le foto dei tuoi amici, rendendolo in sostanza un Instagram minore. La sua scomparsa, a maggio del 2014, ha fatto poco scalpore, ma alcune delle sue caratteristiche simboliche, come il selettore d’immagine, sono state integrate nell’applicazione mobile di Facebook.

Classifica nell’App Store, Maggio 2014: #304 nella categoria Photo and Video negli Stati Uniti.

Livello di successo: FIASCO

Facebook Pages Manager (maggio 2012-oggi)

Se gestisci delle pagine di Facebook, c’è un’applicazione per farlo. Facebook Pages Manager è un’app separata che ti consente di gestire le pagine di Facebook. È un po’ un’applicazione di nicchia, in quanto non tutti sono amministratori, ma è ancora in giro e utile se hai bisogno di gestire una pagina dal cellulare.

Classifica in Google Play: #2 nella sezione Business negli Stati Uniti, #498 complessivo negli Stati Uniti.

Classifica nell’App Store: #6 nella sezione Business negli Stati Uniti, #358 complessivo negli Stati Uniti.

Livello di successo: MODERATO

Poke (dicembre 2012- maggio 2014)

Il Poke è diventato un’applicazione stand-alone nel 2012. Quello che era iniziato come uno scherzo (e ha continuato ad esserlo), è diventato il primo tentativo di concorrenza diretta contro Snapchat, che ti permette di inviare immagini, video e messaggi che si autodistruggono ai tuoi amici di Facebook. Ahimè, Poke non si è rivelato un vero concorrente di Snapchat ed è rimasto in giro più a lungo del previsto nell’App Store fino a quando è stato rimosso, insieme con Facebook Camera, a maggio 2014.

Classifica nell’App Store, Maggio 2014: #469 nella categoria Social Networking negli Stati Uniti.

Livello di successo: FIASCO

Home (aprile 2013-oggi)

Quasi come un Launcher di Android, nel mese di aprile 2013, Facebook ha pubblicato Home per HTC e i dispositivi Samsung, offrendoti il Facebook News Feed nella schermata iniziale del tuo dispositivo Android. Fondamentalmente, è stato progettato per gli utenti più affezionati di Facebook, con Chat Heads come uno dei punti forti dell’app. Il concetto non era del tutto chiaro e, sebbene sia ancora in giro, non è stato aggiunto alcun supporto per altri dispositivi Android e nessun aggiornamento dal 2013. Sembra che Facebook lo abbia abbandonato.

Classifica in Google Play: #229 negli Stati Uniti nella categoria Social Apps.

Livello di successo: BASSO

Paper (gennaio 2014-oggi)

Una volta che Facebook ha capito quante persone leggevano le notizie attraverso il social network, la società ha lanciato un’app propria chiamata Paper. L’app, disponibile da gennaio 2014 per iPhone ed esclusivamente negli Stati Uniti, mescola le storie del tuo news feed e di altre categorie di tua scelta per offrirti un’esperienza più personalizzata. L’applicazione in sé è perfettamente funzionante, con opzioni di scorrimento che semplificano l’esperienza, ma non è ancora in grado di competere con la semplicità e la facilità d’uso di altri aggregatori di notizie come FeedlyFlipboard. Sebbene sia ancora in giro, l’applicazione è rimasta stagnante sin dal suo lancio, un anno fa. Dato che non vi è alcuna notizia su un suo possibile lancio internazionale o per Android, non sarei sorpreso se facesse la stessa fine delle altre.

Classifica nell’App Store: #31 nella categoria News negli Stati Uniti.

Livello di successo: MODERATO

Mentions (luglio 2014-oggi)

A meno che tu non sia una celebrità o un atleta famoso, probabilmente non conoscerai Mentions. Si tratta di un’app disponibile solo per iOS, realizzata appositamente per i personaggi pubblici verificati e che consente loro di vedere quello che i fan dicono e di unirsi alla conversazione. Non posso garantire sulla sua utilità perché, purtroppo, io non sono un personaggio pubblico, ma se nel tuo News Feed parli di una celebrità e questa ti risponde, ciò significa che probabilmente usa l’applicazione. Pensa all’app come alle menzioni di Twitter per Facebook. Poiché è stata lanciata solo nel mese di luglio negli Stati Uniti, se è utile o meno si deve ancora vedere.

Classifica nell’App Store: #184 nella categoria Social Networking negli Stati Uniti.

Livello di successo: MODERATO

Slingshot (giugno 2014-)

Il secondo tentativo di Facebook di competere contro Snapchat (o il terzo, se si considera l’offerta di acquisto di Snapchat) è arrivato a giugno 2014 sotto forma di Slingshot per AndroidiOS. Proprio come Poke, Slingshot ti consente di condividere dei messaggi che si autodistruggono. La sua novità sta nella reciprocità. Per aprire un messaggio devi prima inviarne un altro, presumibilmente per incentivare la condivisione. O no.

Dal suo lancio, Slingshot ha rimosso l’obbligo di condividere per sbloccare e, sebbene sia un’alternativa a Snapchat bella e che funziona correttamente, i numeri dimostrano che non può comunque competere.

Classifica in Google Play: #317 negli Stati Uniti nella categoria Social Apps.

Classifica nell’App Store: #522 nella categoria Social Networking negli Stati Uniti.

Livello di successo: BASSO

Rooms (ottobre 2014-oggi)

Rooms è il tentativo di Facebook di ricreare le chat room del passato, consentendoti di usare un’identità ambigua per conversare nelle varie camere e sui diversi argomenti accessibili solo tramite i codici QR. Il contributo è in gran parte basato sulle immagini e la chat è piuttosto limitata. Personalmente, io non sono una grande fan dell’applicazione. È stato detto che Facebook ha visto un’opportunità nel mercato con il successo di Yik Yak, l’app di notizie anonime che ha seminato tempesta nei campus universitari, ma non si è saputo molto dopo il lancio.

Classifica nell’App Store: #273 nella categoria Social Networking negli Stati Uniti.

Livello di successo: BASSO

Groups (novembre 2014-)

L’ultima aggiunta di Facebook al mondo delle app è Groups, un’applicazione a sé stante che ti consente di gestire i gruppi di Facebook per creare uno spazio privato di condivisione con la famiglia e gli amici, quasi come il News Feed. L’applicazione sembra abbastanza bella, ma se le persone utilizzano i gruppi abbastanza da giustificare un’applicazione separata (o da volerne una) è un’altra questione. Finora, sta andando bene, ma ancora non abbiamo un giudizio definitivo.

Classifica in Google Play: #33 nella categoria US Social, #469 complessivo negli Stati Uniti.

Classifica nell’App Store: # 20 nella categoria US Social, #167 complessivo negli Stati Uniti.

Livello di successo: MODERATO (finora)

Facebook at Work (gennaio 2015)

Non tanto un’app, bensì una nuova esperienza di Facebook. La società sta progettando di lanciare Facebook at Work all’inizio del prossimo anno. Con quest’app, l’azienda spera di creare una sorta di spazio di lavoro per connettere in tempo reale i colleghi sui vari progetti, senza doversi preoccupare delle distrazioni dovute a video di gatti o alle foto delle vacanze. È come una combinazione di LinkedInGoogle Drive che mira a rendere la collaborazione sul posto di lavoro più facile, ma anche un luogo per fare nuovi contatti. Il suo  potenziale è stato anche comparato con quello di Outlook di Microsoft e Lync.

Livello di successo: STAREMO A VEDERE

Sì, meglio smettere finché è ancora in vetta

Qualcuna la usi, di altre potresti averne sentito parlare, mentre alcune sono scomparse nell’oscurità, ma non si può negare un filo conduttore: le app di Facebook non sono altro che un tentativo di ricreare delle applicazioni già di successo che non riusciva ad acquistare.

Facebook at Work non sembra molto diverso. La chiave potenziale del suo successo, presumibilmente, potrebbe essere una fusione, in un luogo enorme, di tutti i servizi per la produttività (LinkedIn, Google Drive, Outlook e Lync), un approccio che potrebbe effettivamente apportare un valore aggiunto, invece di saturare ulteriormente un mercato già pieno. Dovremo aspettare fino al prossimo anno per vedere come funziona, ma conoscendo la sua storia, non morirò d’ansia nell’attesa.

Spezzerei una lancia a favore di Facebook: prova e riprova più e più volte, forse perché, quando si hanno abbastanza soldi, il fallimento è un’opzione plausibile.

[Adattamento di un articolo originale di Suzie Blaszkiewicz su Softonic EN]

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