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World of Warcraft: 10 anni di amicizia

World of Warcraft: 10 anni di amicizia
Jesus Manuel Bosque

Jesus Manuel Bosque

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Il 2014 ha visto World of Warcraft compiere dieci anni. Senza rendermene conto, ho passato tutto questo tempo circondato da amici, paesaggi idilliaci e sfide. Ho vissuto momenti indimenticabili e ho sentito l’emozione di vincere le battaglie in un modo che nessun altro titolo è stato in grado di fare. Perché WoW è stato ed è molto di più di un semplice gioco, è una vita di avventure tra amici.

Riassumere 10 anni di avventure è molto difficile, troppo pieni di aneddoti. Ho vissuto storie indimenticabili, anno dopo anno ho sperimentato i suoi miglioramenti e, naturalmente, ho partecipato a combattimenti contro nemici epici.

Cosa ricordo dopo dieci anni? Chiudo gli occhi e, curiosamente, la prima cosa che mi viene in mente non è una grande vittoria, bensì qualcosa di molto più semplice: sono momenti che rimangono nel cuore, quando li vivi per la prima volta.

I primi momenti

A cosa mi riferisco? A qualcosa di così semplice come scoprire che, quando entri in Duskwood, sembra di rivivere il film Sleepy Hollow. Oppure trovare la città idilliaca di Lakeshire, subito dopo i Monti Redridge, e osservare come, man mano che ti avvicini, diventa tutto più reale. Oppure attraversare l’oceano per arrivare in un altro continente (Kalimdor e I regni dell’est) e sentire la nave che lascia il porto.

L’acquisto della mia prima sella è stato un altro momento importante. Agli inizi di World of Warcraft per fare ciò dovevi essere al livello 40 e avere, se non ricordo male, 600 monete d’oro, cosa che implica risparmiare abbastanza e compiere tutte le missioni necessarie.

Giocare in compagnia

Ho poi scoperto che World of Warcraft non è solo missioni e grandi aree, ma anche avventure epiche. Una delle prime è “The Deadmines” in cui, cosa che ricordo ancora bene, compare una nave pirata all’interno della miniera. Naturalmente, a quel tempo non c’era uno strumento per trovare un gruppo, quindi dovevi girare per la città in cerca di soci per superare questa avventura.

Ed è qui che, 10 anni fa, iniziavo a scoprire che non dovevo necessariamente giocare da solo, bensì potevo unirmi ad altri e coordinarmi con loro per superare l’avventura. Non era una novità, esistevano già altri giochi online che lo facevano, ma non ci riuscivano in un modo così semplice ed intuitivo.

L’avventura diventa più grande

Due anni dopo, assistevo a quello che è diventato un rituale: la prima espansione e come è maturato il concetto di World of Warcraft. Se con il gioco originale avevo scoperto i continenti, la meccanica e alcuni personaggi importanti, con la prima espansione ho cominciato a conoscere la storia.

Sì, c’erano dei miglioramenti, ma anche alcuni grandi personaggi della serie. Illidan nella seconda espansioneArthas nel terzo capitolo erano i nemici che concludevano l’espansione e rappresentavano una vera sfida.

E che sfide… diviso in fasi, pochi giocatori hanno potuto vedere alcuni di questi scontri epici. Uno dei migliori che ricordo sono le tre fasi di Arthas, epica allo stato puro che si conclude con una scena realizzata con lo stesso motore di gioco… impossibile da dimenticare.

Caduta e rinascita

È stato dopo l’uscita del terzo aggiornamento, Cataclysm, che ho notato che WoW non mi divertiva più così tanto. Nel 2011 e dopo un anno dall’espansione, sentivo che era giunto il momento di provare nuove opzioni. Così, sono arrivati giochi come The Lord of the Rings OnlineStar Wars: The Old RepublicWildStar che, sebbene abbiano girato e rigirato, con più o meno successo, la formula del gioco di ruolo online, non riuscivano a trasmettermi la stessa sensazione di World of Warcraft.

Probabilmente perché quello che Blizzard ha fatto negli ultimi anni è stato democratizzare un genere così difficile come è il gioco di ruolo online. Ora è più facile formare dei gruppi, non solo per le piccole avventure, ma anche per quelle più grandi e, quindi, arrivare alle segrete finali e divertirti con combattimenti più difficili, come Black Ala, il nemico finale di Cataclysm.

Queste modifiche sono state applicate anche al PVP, o giocatore contro giocatore. Non erano più solo dei duelli, bensì dei campi di battaglia di dimensioni diverse, qualcosa di differente ma altrettanto interessante: lo scontro tra animali domestici, un mini gioco che ha dato nuova vita all’uso di queste creature che, fino ad allora, erano qualcosa di puramente estetico.

Gli ultimi eventi

Mists of Pandaria, la penultima espansione, ha segnato per me un altro cambiamento nella serie. Con degli scenari migliorati, un sistema di classi semplificato per chi era nuovo nel gioco, ma anche complessi da padroneggiare, Mist of Pandaria ha introdotto un altro elemento: la narrazione. Fino ad allora, la storia di World of Wacraft era frammentata, mentre con questa espansione è raccontata in modo più lineare. Per me, come giocatore, è stato molto più semplice da seguire e, soprattutto, è riuscita a farmi emozionare di nuovo in alcuni momenti del gioco.

E ora arriva Warlords of Draenor. Devo confessare che finora ci ho giocato poco, ma mi sono divertito, mi sono emozionato, ho ritrovato vecchi amici e ho cominciato a riscoprire, ancora una volta, le avventure in Azeroth. Lì mi troverai di nuovo, con gli amici, cercando di superare le sfide che mi propone World of Warcraft. Come il primo giorno, con l’illusione di un bambino.
Quali sono i tuoi ricordi più belli di World of Warcraft?

Articolo originale di Jesús Bosque pubblicato su Softonic ES

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