Torna la rubrica dedicata ai 10 videogiochi Made in Italy da conoscere e scoprire. Questa settimana giochiamo a Woodle Tree, un gioco realizzato da Fabio Ferrara. Si tratta di uno dei migliori giochi del panorama italiano indipendente.
Se ti piacciono i giochi coloratissimi, in 3D, in cui conta l’abilità del giocatore, allora rimarrai piacevolmente sorpreso da Woodle Tree. In più, abbiamo raggiunto Fabio, l’autore del gioco per fargli qualche domanda.
L’arbusto coraggioso
In Woodle Tree il giocatore controlla un tronco animato con cui attraverserà sei mondo incantati fatti di piattaforme, cascate e strane creature. Lo scopo del gioco è quello di guidare il legnoso eroe in un lungo viaggio con la missione di ristabilire la pace.
Per ristabilire gli equilibri dell’universo incantato bisogna trovare le lacrime di fata sparse nei livelli di gioco per far tornare la vita nei luoghi aridi. Prima però bisogna superare una serie di pericoli fatti di salti e piattaforme mobili. Per scovare le gocce d’acqua bisogna esplorare a fondo ogni livello.
Generazione Nintendo
Quando giochi a Woodle Tree è inevitabile pensare ai classici del genere platform. Graficamente si nota fin da subito la forte influenza di alcuni classici mentre si resta ammaliati dai mondi incantati fatti di tinte pastello accese.
I titoli che mi hanno ispirato maggiormente sono i classici Nintendo come Super Mario 64 e Zelda Ocarina of Time. Ho preso spunto anche da titoli più artistici come Flowers, Jouney e altri indie.
Fabio però ci mette del suo e, nonostante le evidenti citazioni, il gioco riesce a stupire per carisma. I mondi tridimensionali sono ben organizzati, sia come design che come originalità. Sorprendono per ampiezza e forme. Sono paesaggi vasti in cui ci si perde, esteticamente delicati e mai aggressivi.
L’ho sviluppato avendo in mente di creare soprattutto qualcosa a cui mi sarebbe piaciuto giocare e che potesse divertire il giocatore medio.
Peccato per la telecamera che non è possibile muovere liberamente: alle volte complica l’azione e rende difficile godersi gli scenari di gioco. È possibile avvicinare o allontanare la telecamera ma non ruotarla. Ho chiesto a Fabio il perché di questa scelta tecnica, ecco la sua risposta:
Principalmente perché è più semplice da gestire a livello tecnico, si generano meno bug. Un altro motivo è che rende l’esperienza di gioco più semplice e intuitiva. Nell’ultimo aggiornamento, tuttavia, ho rilasciato un update che dà la possibilità di avvicinarla o allontanarla dal personaggio a piacimento.
Meglio quindi installare l’update. Tornando indietro ai tempi del Nintendo 64, e pensando a Mario 64, non riesco a immaginarmi un platform 3D senza la possibilità di ruotare la visuale per osservare il paesaggio e studiare il percorso da intraprendere.
Giocare senza farsi male
Se sei un giocatore rodato e con anni e anni di videogame sulle spalle, noterai subito che il livello di difficoltà di Woodle Tree non è altissimo. I nemici non sono troppo reattivi e a rendere difficile il gioco ci pensano gli ostacoli e la struttura del livello stesso.
Il grado di difficoltà sembra calibrato per i più piccoli o per chi non ha tanta esperienza con i platform in 3D. Nonostante questo, Woodle Tree Adventures potrebbe piacere anche a chi vuole semplicemente passeggiare per un mondo colorato in completo relax. Fabio definisce il suo gioco un ibrido tra un platformer e un art game adatto ai bambini e agli adulti.
La lunga strada che porta a Steam
Pubblicare un gioco su Steam, la piattaforma di distribuzione digitale sviluppata da Valve, non è facile. A proposito di questa impresa Fabio racconta:
Il gioco ci ha messo circa un anno per ottenere la “luce verde”, però è una soddisfazione che poi ripaga ovviamente. L’importante è riuscire a coinvolgere gli utenti, continuando a postare nuove immagini, aggiornamenti, video e quant’altro per poter ottenere più visite e più interesse da parte dei giocatori.
Woodle Tree Adventures raccontato dal suo autore
Ecco l’intervista integrale realizzata a Fabio Ferrara in cui ci racconta com’è stato portare il suo platform su Steam, la passione per il Nintendo e gli indie, e altri aspetti legati al suo Woodle Tree.
Softonic: Woodle Tree lo definisci un gioco per i più piccoli. Ho 30 anni e l’ho trovato un prodotto davvero interessante tanto a livello estetico come a livello tecnico. Come definiresti il tuo gioco? Come lo spiegheresti a un bambino?
Fabio Ferrara: L’ho sviluppato avendo in mente di creare soprattutto qualcosa a cui mi sarebbe piaciuto giocare e che potesse divertire il giocatore medio. La cosa che più mi ha preoccupato è quella di riuscire a intrattenere il giocatore senza annoiarlo con un gameplay troppo lento e ripetitivo.
Softonic: In questo momento Woodle Tree Adventures è su Steam al costo di 2,99€. Come si fa a ricevere la “luce verde”? Ti andrebbe di dare qualche consiglio a chi si sta avvicinando allo sviluppo di giochi.
Fabio Ferrara: Certo! Premetto che il gioco ci ha messo circa un anno per ottenere la “luce verde”, però è una soddisfazione che poi ripaga ovviamente. L’importante è riuscire a coinvolgere gli utenti, continuando a postare nuove immagini, aggiornamenti, video e quant’altro per poter ottenere più visite e più interesse da parte dei giocatori.
Softonic: Sviluppare giochi è la tua professione a tempo pieno o fai altri lavori, studi? Stai lavorando a nuovi giochi?
Fabio Ferrara: Ho sviluppato molti giochi e prototipi negli ultimi 5 anni, sia ai tempi dell’università che durante il lavoro, sto attualmente sviluppando applicazioni desktop e per iOS per diverse società.
Ora sto lavorando anche a un nuovo titolo che spero di rilasciare per Dicembre!
Softonic: Da dove nasce l’idea di fare un gioco così? È evidente la componente “nostalgia” nel gioco, quali sono i giochi che ti hanno ispirato o influenzato?
Fabio Ferrara: Sicuramente i titoli che mi hanno ispirato maggiormente sono i classici Nintendo, in primi Super Mario 64 e Zelda Ocarina of Time, ma ho preso spunto anche da titoli più artistici come Flowers, Jouney e altri indie.
Softonic: Come mai hai scelto di usare la telecamera fissa?
Fabio Ferrara: Principalmente perché è più semplice da gestire a livello tecnico, in questo modo si creano anche molti meno bug e problemi di collisione con la telecamera. Un altro motivo è che rende l’esperienza di gioco più semplice e intuitiva.
Softonic: Puoi raccontarci, se c’è, un aneddoto divertente relativo al gioco?
Fabio Ferrara: I commenti e gli screenshot che i giocatori lasciano sulla pagina di Steam sono sicuramente le cose che mi hanno fatto divertire di più, tra i bug che scoprono e luoghi teoricamente inaccessibili, dei mondi di gioco a cui accedono. Uno di cui sono rimasto stupito particolarmente riguarda una mia distrazione: ho lasciato per errore un oggetto da raccogliere lontano alcuni chilometri dal mondo di gioco. Non credevo che qualcuno se ne accorgesse, ma centinaia di persone si sono chieste come poter ottenere quella bacca irraggiungibile.
Softonic: Cosa amano e cosa odiano i giocatori che provano Woodle Tree?
Fabio: Gli aspetti che più hanno indispettito i giocatori è la breve durata del gioco e la presenza di alcuni fastidiosi bug, ma sono molto contento che nel complesso sia piaciuto.
Futuro promettente
Adesso Fabio è a lavoro su qualcosa di nuovo di cui però non può anticipare dettagli. Noi siamo curiosi di vedere il suo nuovo lavoro e terremo d’occhio uno dei dev più promettenti del nostro paese. I migliori giochi Made in Italy ti dà appuntamento alla prossima settimana per scoprire un nuovo videogame.
Puoi comprare Woodle Tree da Steam per 2,99€.
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