Il ritorno in campo di un campione del passato ha lo sguardo e la musica di Justin Timberlake: si chiama New MySpace ed è pronto a dare battaglia. Ancora nessun annuncio ufficiale, ma è già possibile visitare la pagina e accedere ai contenuti presenti, usando le vecchie credenziali MySpace o creando un nuovo account attraverso il proprio profilo Facebook o Twitter. Il nuovo MySpace punta ad essere un catalogo di musica in streaming, e vuole fare paura a Grooveshark, Spotify, Deezer e gli altri pesi massimi della musica online, incluso l’ultimo agguerritissimo arrivato, Google Music.
C’era una volta il 2003. Allora MySpace era il leader dei social network. Anche perché era l’unico in circolazione. Nel 2003 (e in una manciata di anni a seguire) essere su MySpace significava molto di più che amare la musica. Essere su MySpace significava essere cool, conoscere gente, essere all’avanguardia. Ah, che tenerezza.
Il resto è storia. MySpace è stato portato al tappeto da Facebook prima, e dalla sua incapacità di rinnovarsi poi.
Ma a volte ritornano. Magari nel 2013, un decennio dopo. Un tempo che in anni di vita tecnologici corrisponde praticamente ad un’era geologica. MySpace, Paleozoico, Mesozoico, New MySpace: l’ordine è questo.
Ma sarebbe facile storcere il naso e dire che ormai è troppo tardi per riprovarci. Sarebbe crudele ricordare solo l’interfaccia orrenda, il proliferare di GIF assurdi e lo spam ossessivo che dilagava senza pudore. MySpace is back, o almeno ci sta provando.
È tardi, è vero, ma il coraggio di ritornare in campo è comunque ammirevole. E poi il nuovo MySpace ha alcune funzioni interessanti, che diamine.
L’interfaccia è molto simile a Grooveshark, ma il disegno è più pulito. La navigazione ricorda lo stile a piastrelle reso famoso da Windows 8. È possibile esplorare le playlist di altri utenti e di artisti.
Se per esempio vuoi sfogliare la playlist di Justin Timberlake (che è anche uno dei principali investitori del progetto) puoi farlo senza dover essere suo “amico” e puoi ascoltare le canzoni in lista senza interruzioni pubblicitarie.
Nella sezione Discover è possibile anche accedere a contenuti editoriali e scoprire nuovi artisti.
New MySpace non è per niente brutto, bisogna dirlo. E merita sicuramente una prova. Corre però seriamente il rischio di essere tornato troppo tardi e di non trovare più posto a tavola, stretto tra i giganti social da una parte e i mostri sacri della musica online dall’altra.
