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Pubblicare foto vs. condividerle in privato. E tu, di che photo sharing sei?

Pubblicare foto vs. condividerle in privato. E tu, di che photo sharing sei?
La redazione di Softonic

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Inviare foto a parenti e amici con smartphone e tablet è ormai il nostro pane quotidiano. Condividere le foto in occasione di un evento, di una serata, di un viaggio o un matrimonio lo è altrettanto. E tutto questo è possibile grazie alle app.

Ma cosa ci aspettiamo veramente da un’app di photo sharing? Quali sono le caratteristiche e funzionalità imprescindibili a cui non vorremo rinunciare mai?

A Softonic abbiamo dato la parola a chi di photo sharing se ne intende, per parlarci di come inviamo e condividiamo le nostre foto ogni giorno e quali sono le principali applicazioni per farlo.

Sull’autore Matteo Masserdotti

Co-founder & CMO at Kolektio

Imprenditore appassionato di IoT, sharing economy, crowd economy e fintech.

Ho sempre seguito con interesse l’evoluzione dei mercati tradizionali attraverso l’applicazione di metodi innovativi. Sostenitore dell’innovazione che genera nuove opportunità. Attualmente Co-founder e CMO di Kolektio, un’applicazione per la condivisione automatica di immagini e video.

Visita il sito di Kolektio

L’utilizzo dello smartphone è entrato nella nostra quotidianità, ormai è uno strumento indispensabile che portiamo con noi durante tutta la giornata. Dalla suoneria che ci sveglia al mattino, fino all’ultimo tweet prima di addormentarci. Lo utilizziamo per lavoro, svago, divertimento, comunicazione. Siamo totalmente legati a questo oggetto.

Ne esistono di tutti i tipi sul mercato, cari e meno cari, con più o meno funzionalità, maggior o minor spazio di memoria, ma c’è una cosa che accomuna tutti gli smartphone: la fotocamera.

Esistono smartphone che hanno lenti e obiettivi ad altissima risoluzione, altri con caratteristiche tecniche più abbordabili dal punto di vista economico, ma l’uso che praticamente tutti ne facciamo è quasi esclusivamente uno: condividere fotografie, fare photo sharing.
E c’è un dato a testimoniarlo: ogni giorno sono condivise 1.8 MILIARDI di fotografie. Un numero incredibile.

Questo avviene maggiormente sui social network, dove Facebook e Instagram la fanno da padrone. Il 76% delle persone che utilizzano la camera dello smartphone, dichiara di farlo per condividere fotografie sui social network.

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Ci bastano i social network?

Il legame tra smartphone e applicazioni di photo sharing è indissolubile, la nascita del secondo ha favorito enormemente il diffondersi del primo. E questo ci ha portato ad un ragionamento. Come utilizziamo le applicazioni di photo sharing? Che bisogni soddisfiamo quando condividiamo un’immagine? In che modo condividiamo le fotografie?

I social network, con loro le app per il photo sharing, ci hanno portato verso il mondo della condivisione totale. Condividiamo tutto: le fotografie del matrimonio di nostro cugino, di una serata con amici, di una conferenza di lavoro. In funzione del contenuto scegliamo l’applicazione di condivisione che preferiamo.

Ma è realmente quello che vogliamo? Vogliamo davvero condividere le nostre immagini con tutti senza distinzioni e senza filtri?

In realtà non è proprio cosi, o meglio, non è più cosi. Quello che era cominciato con l’essere un problema di pochi, magari solo della gente famosa, ha cominciato ad essere una realtà per tutti. Una volta in rete, le nostre immagini non sono più di nostra proprietà, non abbiamo il controllo su di esse una volta condivise. Chiunque può scaricarle, copiarle, modificarle e renderle nuovamente disponibili a tutti.

Cosi anche Facebook nel tempo ha inserito delle funzionalità che permettono agli utenti di selezionare le fotografie che desiderano condividere e di scegliere con chi condividerle, permettendo così di aumentare la propria privacy.

Ed è proprio questo il punto, la privacy. In rete esiste un dibattito che trova, soprattutto nel mondo del photo sharing, un fortissimo dualismo: Privato o Pubblico? In altre parole, vogliamo condividere le nostre fotografie con il mondo intero, o solo con chi realmente ci interessa?

Condividere foto in privato: alcune app

Questo dualismo ha portato alla nascita di centinaia di app di photo sharing che propongono una scelta di base sulla condivisione: Pubblica o Privata?

Così mentre assistiamo al dilagare di Instagram, popolato ogni giorno da milioni di fotografie di personaggi, che caricano immagini di sé stessi nelle migliori pose o davanti ad immensi yacht ormeggiati nei porti più cool del Mediterraneo, parallelamente nascono applicazioni che propongono esattamente l’opposto, la condivisione di quello che ti importa con chi ti importa.

Per rispondere a quest’esigenza sono nate applicazioni come Snapchat, che da noi non ha ancora realmente sfondato.

https://lh4.ggpht.com/vdK_CsMSsJoYvJpYgaj91fiJ1T8rnSHHbXL0Em378kQaaf_BGyvUek2aU9z2qbxJCAFV=w300Si tratta di un’applicazione che permette di inviare fotografie e video (di breve durata) come fossero messaggi di chat, ma che una volta visualizzati dall’utente scompaiono senza lasciare traccia. In questo modo gli utenti sanno che non possano essere riprodotti o rinviati e quindi si sbizzarriscono con immagini e video di tutti i tipi (spesso scadendo nelle oscenità).

http://screenshot.it.sftcdn.net/it/scrn/69710000/69710359/com.kolektio.android_6-100x100.pngCosì è nata anche la nostra Kolektio, un’applicazione per iOS e Android, che permette di condividere le fotografie e i video dei momenti che più ti interessano solo con le persone che ti interessano, in un album privato non condivisibile sui social network. Inoltre l’unica che permette la condivisione automatica delle immagini (ovvero senza doverle caricare manualmente da un album o dover scattare da dentro l’app).

Ed anche i BIG non sono certo rimasti a guardare l’evoluzione del photo sharing e il suo spostamento verso la sfera privata.

Facebook ha da pochissimo lanciato Moments, in sordina per non rovinare la festa di Instagram (acquistata per 1 MILIARDO di $) e per ora solo disponibile negli Stati Uniti.
Moments permette la condivisione dei contenuti in forma privata, attraverso la creazione di album nelle quali finiscono tutte le fotografie scattate dalle persone che Facebook identifica vicine a te tramite riconoscimento facciale e geolocalizzazione. Non molto immediato in effetti.

Di fatto, i social network e le applicazioni di condivisione di immagini hanno creato una divisione tra chi vuole apparire, e mostra ogni secondo della propria vita, e chi preferisce più anonimato, ma non rinuncia alle possibilità che ci mette a disposizione il mondo del digitale.

Il mondo del photo sharing ci mette di fronte ad una scelta che già affrontiamo nella nostra vita digitale, più pubblicità e meno controllo, o meno privacy e maggior controllo?

Abbiamo preparato questa infografica per farti una tua idea sul mondo del photo sharing.

http://d9hhrg4mnvzow.cloudfront.net/photosharing.kolektio.com/fromthepeaktothebeach/c8e10fed-kolektio-infographic-photo-sharing-800.png

Scarica qui l’infografica

E tu? Di che photo sharing sei?

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