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8 trucchetti per usare Google da vero geek

Pier Francesco Piccolomini

Pier Francesco Piccolomini

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trucchetti geek googleGoogle è un po’ come i film di Kubrick e i dischi dei Beatles da Help! in poi: c’è molto più di quello che vedi (e senti). Big G, infatti, è uno strumento di ricerca che si adatta a chi lo usa. Ti accontenti di ricerche semplici semplici? Bene, accomodati. Vuoi spingerti un po’ più in profondità, e usare qualche trucchetto per ritagliare meglio le tue ricerche su specifiche esigenze? Puoi fare anche questo. Oppure vuoi essere un vero geek, e spremere l’algoritmo di Zio Google fino a suggerne il cuore del balsamico succo informatico? Ancora una volta: nessun problema. E se non sai come muovere i primi passi, eccoti un estratto di 8 magie al limite del voodoo che puoi sperimentare subito subito.

Un dizionario enciclopedico chiamato Google (operatore “define:”)

extraterrestreSe tu fossi un alieno sbarcato sulla terra da meno di 48 ore, potresti non sapere cosa voglia dire la sigla P2P (Peer-to-peer). Da bravo marziano diligente, però, rapiresti un umano, gli sequestreresti il PC e cercheresti in Internet il significato di quelle tre arcane lettere terrestri. Sappi allora che il modo migliore per farlo sarebbe usare la stringa “define:” di Google prima del termine da cercare. In questo modo lo scaltro motore di ricerca troverà, pescandole da siti a tale scopo preposti, solo le definizioni di P2P, omettendo ad esempio i siti a tale pratica dedicati o i forum in cui si discute dei modi più indecente di farne uso. I risultati, nel caso di utenti italiani (o alieni ivi momentaneamente soggiornanti, come nel nostro illuminante esempio), prediligeranno le definizioni in lingua italiana. Perché il trucco funzioni, però, bisogna sempre ricordare di non mettere lo spazio dopo i due punti, e questo vale anche per tutti gli altri operatori di cui parleremo più avanti.

Cerca per tipi di file (operatore “filetype:”)

Questa stringa è particolarmente utile per ricerche molto mirate. Facciamo un esempio. Stai lavorando ad una tesi di laurea sul viral marketing, e cerchi altre tesi scritte sullo stesso argomento per trarne ispirazione. Se inserisci semplicemente “viral marketing” nel campo di ricerca di Google, prima di trovare quello che ti serve potresti sfogliare molte pagine di risultati, perdendo tempo. Se invece utilizzerai la stringa “filetype:pdf viral marketing”, Big G cercherà solamente i documenti in formato PDF (il formato di elezione per le tesi di ogni grado) sul viral marketing. Nell’esempio noterai infatti che il secondo risultato trovato è esattamente quello che ti serviva. Senza inserire la stringa filetype, invece, il primo documento interessante è all’ottavo posto (e poteva essere sepolto molto, molto più giù). Se stai cercando degli ebook, invece, prova a cercare “Focus Free” (un eBook gratuito di Leo Babauta) e poi “filetype:pdf focusfree”, e scopri la differenza abissale dei risultati.

Cerca nel titolo (operatore “intitle:”)

cerca pdfSe le parole che stai cercando sono contenute in un titolo invece che nel corpo di un testo, è più probabile che testimonino contenuti più specifici. Grazie alla stringa “intitle:jazz”, ad esempio, Google cercherà la parola “jazz” solamente se contenuta in un titolo, aumentando la rilevanza dei risultati. Nell’esempio, la ricerca semplice ha dato luogo a più di trecento milioni di risultati, mentre quella nei soli titoli ha restituito poco più di undici milioni. Una bella sommetta anch’essa, ma vuoi mettere?

Cerca nell’URL (operatore “inurl:)

Anche la stringa “inurl:” è efficace per restringere i risultati e trovare pagine più rilevanti. Grazie ad essa, Google includerà tra i risultati solo le pagine in cui i termini prescelti si trovino all’interno dell’URL. Nel nostro esempio, la ricerca “inurl:Jaco Pastorius” ha restituito circa 16.000 risultati (tutti molto rilevanti) sul compianto ex bassista dei Weather Report di Joe Zawinul, contro il milione della ricerca semplice.

Cerca chi linka una certa pagina (operatore “link:”)

Un altro metodo di ricerca in profondità è la stringa “link:“. Se una determinata pagina contiene informazioni per te molto importanti, è probabile che siano ugualmente interessanti anche tutte le pagine che ad essa puntano con un link; noi abbiamo cercato “link:#8221;, ottenendo 105 risultati.

Usa il jolly: l’asterisco

icona stadioGoogle interpreta l’asterisco come un segnaposto, a cui assegna un valore che, in base al proprio algoritmo (quasi infallibile!), sarà molto probabilmente rilevante. Se ad esempio vuoi leggere tutto ciò che è stato scritto sulle partite giocate in casa dal Barcellona nel 2010, puoi utilizzare la stringa: “barcelona vs * camp nou”. Google sostituirà l’asterisco con tutti i nomi delle squadre che hanno affrontato (probabilmente perdendo con almeno tre reti di scarto) il Barça al Camp Nou.

Quella faccia la (ri)conosco (stringa “&imgtype=face” da aggiungere all’URL)

Questa funzione è particolarmente interessante e poco conosciuta. Ti potrebbe capitare di voler cercare delle foto di Ferrara (Giuliano, o Abel, o Ciro…) tramite Google Immagini, e di voler pertanto evitare che i pur pittoreschi panorami della Ferrara capoluogo dell’Emilia-Romagna monopolizzino i risultati. Be’, che tu ci creda o no Google è in grado di riconoscere se, su una foto, siano rappresentati visi o altri soggetti. La funzione non è ancora implementata totalmente. Per usarla, infatti, dovrai prima effetuare una ricerca semplice in Google Immagini, digitando nel nostro caso “Ferrara”, e poi aggiungere in coda all’URL con le anteprime dei risultati la stringa “&imgtype=face”. Guardate gli esempi (il primo è precedente all’aggiunta della stringa magica, il secondo successivo) e stupitevi!

Note cercansi

Anche se cerchi musica (ovviamente non protetta dalle leggi sul copyright), puoi usare Google e andare a colpo sicuro, senza impelagarti in siti ambigui o potenzialmente pericolosi. La stringa che ti proponiamo è piuttosto complessa ma efficacissima, e combina molti operatori di Big G uniti insieme.

La Rete è piena di directory Apache ben fornite di musica. Queste cartelle hanno tutte una medesima struttura, e utilizzeremo proprio questa caratteristica per trovarle. La stringa che abbiamo usato nell’esempio è: inurl:(htm|html|php) intitle:”index of” +”last modified” +”parent directory” +description +size +(wma|mp3) “Mozart”. Sembra complessa, ma in realtà, tramite essa, abbiamo semplicemente detto a Google di trovare pagine web che:

– NON contengano nell’URL il testo “htm”, “html” e “php” (un URL che punti ad una directory Apache non può contenere tali estensioni);

– contengano i termini “index of”, “last modified” “description”, “size”, “wma” o “mp3” e “parent directory”, e li contengano nei titoli (perché questa è la struttura tipica delle directory in questione);

– contengano le stringa di testo “Mozart” (tra virgolette, così da includere nei risultati solo la stringa esatta).

Sostituendo a quest’ultima qualunque altro nome di artista o band, otterrai le directory con la relativa musica.

musica di mozart

Per conoscere altri trucchi per usare Google da consumato professionista del web, ti proponiamo questi link:

1. lifehacker.com

2. mapelli.info

3. google.com

4. hubspot.com

5. thegeekstuff.com

E tu? Che trucchi usi per trovare a colpo sicuro quello che cerchi su Google? Condividili con noi!

Pier Francesco Piccolomini

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