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Internet delle cose: anche gli oggetti d’uso quotidiano si avvalgono delle app

Internet delle cose: anche gli oggetti d’uso quotidiano si avvalgono delle app
Baptiste Brassart

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Luci intelligenti, smartwatch, frigoriferi Android, “forchette connesse”: gli oggetti connessi in rete e le loro rispettive app sono in continua crescita. Ma cosa significa esattamente “Internet delle cose” o “Internet degli oggetti”? E quali applicazioni usare per consultare i risultati che ne derivano?

Non hai familiarità con questo nuovo genere di oggetti in grado di comunicare con il tuo smartphone, tablet o PC? Ti forniamo allora alcune risposte e ti presentiamo due esempi di oggetti connessi, per consentirti di capire meglio questo nuovo mondo di dati a cui ci danno accesso.

Oggetti connessi, ok! Ma di cosa si tratta esattamente?

L’espressione Internet delle cose (Internet of Things, in inglese) nasconde una quantità incalcolabile di dispositivi, chip e apparecchi che possiedono la capacità di inviare rapporti di dati via Internet al loro proprietario. Questo sistema va dai chip inseriti sotto la pelle di alcuni animali alle applicazioni speciali e riservate all’ambito militare. Sono inclusi in questo genere anche prodotti di largo consumo.

Come controllare e riutilizzare le statistiche prodotte dall’oggetto in questione? Grazie ad un’app per smartphone, un software per computer o un sito web. Ecco subito due esempi di oggetti connessi, abbastanza differenti l’uno dall’altro, ma che dimostrano perfettamente l’importanza del trattamento dei dati e delle app di qualità.

FitBit, il braccialetto che misura i tuoi sforzi fisici

FitBit è un ottimo esempio di oggetto connesso con possibilità davvero notevoli. Grazie ai suoi sensori, il braccialetto produce una serie di statistiche relative al tuo sforzo fisico e ai tuoi movimenti. Qual è il vantaggio? Potrai avere tutte queste informazioni sulla tua salute trattate e analizzate dall’app per iPhoneAndroidWindows Phone o sui software per ufficio WindowsMac. Grafici, consigli, resoconti giornalieri: l’app FitBit è in grado di inviarti una serie di notifiche e alert.

FitBit Android appEcco l’app FitBit per Android che analizza e classifica le informazioni.

Gli accessori FitBit appartengono al settore della e-health, che è in piena crescita. Spazzolini da denti, bilance, orologi e lenti connesse: tutti oggetti che possono migliorare la qualità della nostra vita producendo statistiche personalizzate estremamente interessanti da utilizzare.

Parrot Flower Power, un’app per non dimenticare di innaffiare le tue piante

Il sistema Flower Power, del marchio Parrot, è composto da due elementi essenziali e inseparabili: da un lato, il sensore da posizionare nel vaso della tua pianta e dall’altro un’app per smartphone iOSAndroid. Anche in questo caso, il sensore è in grado di comunicare allo smartphone lo stato di salute, ma questa vota della tua pianta.

Parrot Flower PowerUn oggetto connesso è in genere costituito da un sensore e da un’app.

L’idea è semplice: quando la terra nel vaso diventa troppo secca per la pianta, l’oggetto invia un segnale all’app che a sua volta ti invia una notifica. Per il momento il sistema viene applicato per l’irrigazione, ma si possono immaginare altri utilizzi per questo genere di dispositivi, ad esempio per segnalare malattie, raffiche di vento e altro ancora.

Interrogativi importanti, tra la sicurezza dei dati e BigData

Questi due esempi di oggetti connessi rappresentano solo una parte di quello che sarebbe possibile fare un giorno con il tuo smartphone o tablet. Eppure la connessione totale porta degli interrogativi che restano ancora oggi senza risposta.

In primo luogo, gli oggetti connessi pongono questioni di grande portata relative alla sicurezza. Ecco alcuni esempi: cosa succederebbe nei casi di pirateria informatica mirata a dati personali e sensibili? Come sarebbero risarcite le persone lese dagli editori? Cosa fare se l’utente attiva la funzione del dispositivo infrangendo la legge?

Un’altra questione da non sottovalutare: essendo costantemente connessi a internet (o ad un’altra rete) questi oggetti generano un numero incalcolabile di informazioni che devono essere subito formattate e organizzate. Un esempio concreto? Sono gli oggetti connessi che hanno accelerato il processo di diffusione degli indirizzi IPv6. Data la proliferazione dei dispositivi connessi a internet (e quindi dotati di un indirizzo IP) il numero di indirizzi IPv4 è diventato insufficiente.

Una cosa è certa: non è stato ancora detto tutto su questi oggetti connessi e queste nuove app che cambiano la nostra vita di ogni giorno.

Gli accessori connessi non ti hanno affatto convinto? Scopri allora quello che è stato presentato e testato durante il Mobile World Congress 2014, l’evento interamente dedicato ai dispositivi mobile.

Articolo tradotto dal francese. Seguimi su Twitter: @bbrassart

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