Prism: Apple dichiara di aver ricevuto dal governo degli Stati Uniti tra le 4.000 e le 5.000 richieste di informazioni sui consumatori.
Non si placano le polemiche su Prism, il programma che ci spia. L’azienda di Cupertino ha voluto sottolineare il suo impegno nel proteggere la privacy degli utenti. Direttamente dalle pagine del sito Apple arriva la dichiarazione ufficiale sulla vicenda. Effettivamente, Apple ha ricevuto tra le 4.00 e le 5.000 richieste di informazioni riguardanti un numero di account compreso tra i 9.000 e 10.000. Le richieste erano legate a indagini penali, ricerche di bambini o di persone affette da Alzheimer che risultavano scomparse o a casi di tentato suicidio.
In ogni caso, dichiara Apple, “il nostro team legale valuta ogni richiesta e, solo se ritenuta pertinente, forniamo le informazioni – il minimo indispensabile – alle autorità”.
“Apple ha sempre dato priorità alla protezione dei dati personali degli utenti. Alcune tipologie di informazioni non vengono fornite perché scegliamo di non conservarle, come per esempio le conversazioni che avvengono su iMessage e FaceTime. Non conserviamo neanche informazioni relative alla posizione degli utenti, le ricerche sulle mappe o qualunque tipo di richiesta fatta a Siri”.
Nei giorni scorsi, Facebook e Microsoft avevano già rilasciato informazioni ufficiali su Prism. Il gigante del social network ha dichiarato di aver ricevuto 10.000 richieste di spionaggio, che hanno riguardato circa 19.000 account, solo negli ultimi sei mesi. Microsoft ha ricevuto tra le 6.000 e le 7.000 richieste.
Con il proseguire del polverone di Prism, ci aspettiamo che le aziende decidano sempre più di fornire rapporti di trasparenza su quali dati forniscono al governo e perché.
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