Pubblicità

Articolo

CCleaner per Android: è tardi per riconquistare il trono dei software di pulizia

CCleaner per Android: è tardi per riconquistare il trono dei software di pulizia
Fabrizio Ferri-Benedetti

Fabrizio Ferri-Benedetti

  • Aggiornato:

Dopo molti anni di richieste, CCleaner è finalmente arrivato su Android. Ma a questo punto, vale davvero la pena installarlo?

Per molti, Android è il Windows del cellulare: un sistema popolare ma con molti problemi, soprattutto nelle vecchie versioni come Gingerbread. Alla luce di ciò, un software di pulizia come CCleaner per Android sembra indispensabile.

Tuttavia, in tutti questi anni di assenza, il trono di CCleaner è stato occupato da applicazioni di pulizia e ottimizzazione come Clean Master, che è in cima alle classifiche delle applicazioni più popolari e che ora vanta anche uno scanner di malware. Per CCleaner la strada è tutta in salita.

Sperando di trovare una degna alternativa a Clean Master, ho deciso di testare la beta di CCleaner per Android. Questo è il risultato.

Un design austero per un classico della pulizia

L’analisi continua a essere il primo passo dell’ottimizzazione. Un tocco e CCleaner cerca i file spazzatura nella memoria del telefono: i cache, gli appunti, la cronologia di navigazione e le chiamate. Per visualizzare i dettagli, basta toccare ogni voce.

Qui troviamo le prime sorprese negative: non è possibile deselezionare le applicazioni da pulire, non ci sono le liste nere né i dettagli sui file da cancellare. Nota positiva, l’indicazione dello spazio occupato dai file “spazzatura” di ogni applicazione.

Mancano alcune funzioni e opzioni essenziali

Un tocco sull’icona CCleaner apre il pannello laterale, in cui, assieme al pulitore dei file spazzatura, compare il pannello di gestione delle applicazioni e quello delle informazioni di sistema. Quest’ultimo mostra l’uso della CPU, della memoria e l’archiviazione in tempo reale.

Il gestore delle applicazioni di CCleaner fa né più né meno quello che fa il gestore incluso di default su Android, con la differenza che è possibile rimuovere più programmi allo stesso tempo selezionando le caselle. Le applicazioni di sistema possono essere ripristinate solo alle impostazioni di fabbrica.

La versione beta di CCleaner non dispone di funzioni che si trovano in altri software di pulizia per Android come la cancellazione sicura, l’ottimizzazione della memoria e la possibilità di rimuovere le applicazioni di sistema con i privilegi di root. Non sappiamo se queste mancanze saranno risolte nelle future versioni del software.

È arrivato con molti anni di ritardo

Quattro anni fa, ai tempi di Froyo e Gingebread, avremmo accolto CCleaner per Android a braccia aperte. Ora il panorama è cambiato: con il miglioramento dello spazio disponibile negli Android di gamma bassa, la necessità di un software di pulizia è minore rispetto a prima. Per questo l’innovazione è un fattore indispensabile per i programmi di manutenzione.

Tuttavia, la versione di CCleaner che abbiamo provato, la 1.00.9, non innova né sorprende. È un’applicazione accettabile, ma incompleta. L’unica cosa che si può lodare è la sua velocità e il design semplice. Per il resto, CCleaner per Android non riesce a distinguersi dalla massa.

Con la forte concorrenza e il calante bisogno di software di pulizia, l’unica possibilità per CCleaner di avere successo è quella di puntare sulla tutela della privacy. Ma da quello che abbiamo visto nella beta, c’è ancora molto da fare.

Che te ne pare la versione beta di CCleaner per Android?

[Adattamento di un articolo originale di Fabrizio Ferri-Benedetti su Softonic ES]

Fabrizio Ferri-Benedetti

Fabrizio Ferri-Benedetti

Linee guida editoriali