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Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 a confronto

Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 a confronto
Maria Baeta

Maria Baeta

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Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 arrivano quest’autunno nei negozi per combattere tra loro un’epica battaglia per il titolo di miglior sparatutto dell’anno. Entrambi hanno lo stesso vantaggio, cioè quello di essere la continuazione di due saghe già ben affermate nell’ambito dei FPS. Ebbene, quale dei due è davvero il migliore?

Metteremo a confronto i due giochi, le rispettive campagne, le modalità multiplayer, le tecnologie usate e le loro caratteristiche specifiche. In questo modo, dopo questa analisi esaustiva, sarai in grado di decidere quale gioco risponde di più alle tue aspettative: CoD Ghosts o Battlefield 4.

Campagna: storie epiche o novità poco significative?

E’ sicuro che per i fan di CoD e Battlefield la modalità più entusiasmante, dove passare ore ed ore, è quella multiplayer. Non possiamo però dimenticare che entrambi i giochi hanno anche campagne single player. Black Ops 2, l’ultimo Call of Duty fino ad ora, manteneva gli standard della saga, mentre Battlefield 3 aveva deciso che la campagna dovesse essere molto breve e di poco peso. Questo però appartiene al passato. Cosa offrono quest’anno i nostri FPS preferiti nell’ambito del single player?

Così come abbiamo scoperto alla E3, CoD: GhostS è ambientato in un futuro molto prossimo nel quale gli Stati Uniti hanno subito un attacco dal Venezuela e altri paesi del Sudamerica che gli ha fatto perdere lo status di nazione più potente del mondo. Il risultato di questo assalto è un paese oramai distrutto e in preda al caos nel quale l’esercito si riorganizza in piccole fazioni che combattono il nemico.

Uno dei team più importanti è quello dei Ghosts, un gruppo paramilitare d’élite del quale farai parte anche tu per combattere i nemici che hanno distrutto gli USAi. Il bello di questa storia è che ti accompagna Riley, un fedele pastore tedesco che per propri meriti è diventato un Ghost anche lui.

A parte la presenza canina, la storia pecca un po’ di originalità, con il tema classico dell’attacco al paese più civilizzato e gli sforzi per riconquistare l’egemonia.

Ma al confronto, la storia di Battlefield 4 è davvero più originale? Non molto di più, in fondo. Qui controlli Daniel Recker, membro dello squadrone Tombstone, che scopre che un certo generale Cheng si è alleato con i russi per organizzare un colpo di stato in Cina. Appoggiati dalla CIA, Recker e i suoi compagni dovranno evitare il colpo di stato e salvare il paese asiatico.

Como vedi, entrambe le storie si basano sul “che succederebbe se…”, lasciando da parte la ricostruzione storica o quanto successo nei capitoli precedenti della saga. Senza dubbio in entrambe le campagne vivremo parecchi momenti spettacolari ed emozionanti che però ogni volta diventano sempre meno sorprendenti; forse perché sia la Infinity Ward che DICE (le rispettive Software House) preferiscono concentrarsi sulla modalità multiplayer.

Multiplayer: il piatto forte

I produttori di Call of Duty: Ghosts e Battlefield 4 hanno deciso di dedicarsi ancora una volta al multiplayer perché è il motivo principale per il quale la gente lo compra. Ebbene, è così differente dai suoi predecessori? Andiamo a vedere.

Call of Duty: Ghosts preferisce andare sul sicuro e conserva tutte quelle modalità che i fan della saga desiderano trovare. L’unica cosa è che sono cambiati o stati aggiunti alcuni elementi per dare la sensazione di star giocando a qualcosa di molto più completo di Black Ops 2.

La prima novità che notiamo è il nuovo sistema di perk, che adesso si sbloccano a seconda dei punti. Si dice che questo cambiamento sarà definitivo per la franchigia. Sarà così o torneremo al sistema classico di Black Ops 2 e di altri giochi precedenti?

Oltre ai perk, altra novità importante è Squads, modalità nella quale combatterai contro gli squadroni e che, sebbene pensato per il multiplayer, ti farà divertire anche in single player. Essa rappresenta una delle grandi novità di questo capitolo che contiene inoltre dettagli insuperabili per la personalizzazione.

Di fronte a questi interessanti cambiamenti, Battlefield 4 rappresenta una buona alternativa? Certo che sì. Così come CoD, anch’esso conserva le sue modalità classiche e aggiunge alcune funzioni nuove. Ma la vera rivoluzione di quest’anno ha solo due nomi: Levolution e Modalità Comandante.

Levolution è un nuovo sistema per modificare fisicamente le mappe del multiplayer mentre si gioca: ciò darà più variabilità e imprevedibilità ad ogni partita.

La  modalità Comandante, sebbene non nuova nella franchigia, riappare con piû forza che mai. Adesso la persona con la carica di comandante avrà potere assoluto, una visibilità molto maggiore della mappa e delle unità, nonché la possibilità di inviare qualsiasi tipo di offensiva.

Come vedi, entrambi i multiplayer procedono allo stesso modo: conservano i loro principi fondamentali, ma aggiungono succose novità che in futuro potranno diventare delle caratteristiche fisse.

La tecnologia: con un piede nellla next-gen

Battlefield 4 e CoD Ghosts sono giochi in cui notiamo una grande differenza tra le versioni della generazione attuale e la next-gen. Sì? Siamo sicuri? Relativamente…

Anche se CoD: Ghosts dispone di una nuova versione del IW Engine, il motore di tutta la franchigia, il passo dalla versione 4.0 alla 5.0 non è così grande come ci si potrebbe aspettare. Sí… migliore grafica e rendimento però, secondo il nostro amico Chris, niente di veramente spettacolare.

Battlefield, franchigia che si è fatta notare un paio di anni fa con l’eccellente motore Frostbite 2 visto su Battlefield 3, sembra che abbia fatto centro anche stavolta. Alle base delle impressioni del nostro collega Raúl alla E3, Frostbite 3 sì che rappresenta un miglioramento sostanziale rispetto al suo predecessore, cosa che comunque si noterà di più sulle console che su computer di fascia alta.

Quindi sembra che a livello di tecnologia Battlefield vinca ancora una volta nei confronti di CoD, anche se per il momento abbiamo visto solo versioni preliminari di entrambi i giochi. E le cose potrebbero cambiare nella versione finale.

Se non puoi aspettare…

Battlefield 4 parte con un altro vantaggio, che è quello che potrai provarlo prima del suo concorrente. E non solo perché il gioco di DICE esce una settimana prima, bensì anche per la sua imminente beta.

La beta, per coloro che riusciranno ad accedere per primi, arriverà il 1º di ottobre, mentre per il resto dei giocatori solo a partire dal quarto giorno. Grazie alla versione beta puoi quindi già dare un’occhiata a  Battlefield 4, mentre CoD: Ghosts invece non ha annunciato nessuna demo.

Ma farsi vedere prima dell’uscita è davvero un vantaggio? Non del tutto… dato che se la beta delude i fan può darsi che questi decidano di passare a Call of Duty: Ghosts.

Questione di gusti?

Con le saghe di CoD e Battlefield succede un po’ quello che accade con FIFA e PES: ogni videogiocatore è schierato da una parte e gli risulta difficile passare al nemico. Quindi con questo confronto non credo che se sei un fan incallito di una delle due franchigie riuscirò facilmente a farti cambiare opinione. Ma ho comunque provato a sottolineare tutte le caratteristiche di ciascuno dei giochi nel caso fossi un gamer con ancora dei dubbi.

E tu, che gioco sceglierai, Call of Duty:Ghosts o Battlefield 4?

[Adattamento di un articolo originale di Maria Baeta su Softonic ES]

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